Abbiamo liberato la zampetta dello scoiattolo da una crepa nell’albero, ma non appena abbiamo visto cosa aveva tirato fuori, abbiamo portato subito sia lo scoiattolo sia la scoperta alla polizia.
Io e mio marito stavamo passeggiando in un parco cittadino in quella giornata di sole, quando un rumore strano proveniente da un vecchio quercio attirò la nostra attenzione. Sull’albero si muoveva una coda di scoiattolo. Avvicinandoci, vedemmo che lo scoiattolo aveva infilato la zampetta in una crepa e non riusciva a liberarla. Si dimenava, graffiava, ma senza successo.

All’inizio pensammo fosse solo un piccolo incidente. Mio marito aiutò con cautela l’animale, liberandogli la zampa. Sembrava che lo scoiattolo ora sarebbe scappato tra i rami.
Ma invece infilò di nuovo la zampetta nella stessa fessura! E di nuovo rimase bloccato. Lo aiutammo ancora. E ancora… Lo scoiattolo sembrava ossessionato da ciò che era nascosto all’interno.
Alla fine, dopo un altro disperato tentativo, riuscì a estrarre la zampa — ma non solo quella. Tra gli artigli dello scoiattolo brillava un oggetto strano.
All’inizio pensammo fosse una noce. Piccola, rotonda, con una patina grigiastra… Ma, guardando meglio, rimasi senza parole: non era affatto una noce, ma una pietra. Pesante, con una lucentezza profonda all’interno, sembrava incredibilmente preziosa.

Vedendo questo, prendemmo subito sia lo scoiattolo sia la scoperta e ci dirigemmo direttamente alla polizia. Altrimenti nessuno avrebbe creduto a una storia così incredibile.
In commissariato gli agenti ci ascoltarono stupiti. Uno di loro scambiò uno sguardo con il collega e disse: «Ieri notte è stato derubato un negozio di gioielli. È sparito un lotto di pietre preziose».
I poliziotti corsero immediatamente nel parco. Quando aprirono la crepa nel tronco del vecchio quercio, trovarono una vera e propria collezione di pietre, avvolte in stracci. Si scoprì che i ladri, fuggendo inseguimenti, avevano nascosto il bottino nella fessura dell’albero, sperando di tornare più tardi.

Ma il loro piano fu rovinato da un piccolo abitante del parco: lo scoiattolo, guidato dal suo istinto, decise di prendere la “noce”. Così divenne un eroe involontario e contribuì a risolvere il crimine.